Mortadelle entière biologique de Bologne sans pistaches 7 kg

Il nome mortadella deriva dal termine latino mortarium che stava a significare il mortaio con cui si tritava la carne di maiale nel pestello. Nel museo archeologico di Bologna si trova una stele di epoca romana che mette in evidenza un pastore che accompagna dei maiali con in mano un mortaio e pestello. Anche questo salume era un sistema di conservazione della carne di maiale nel tempo. La tecnica di produzione viene resa ufficiale dal cardinale Farnese solamente nel 1661, il quale decretava che si dovesse utilizzare solo carne di maiale. Probabilmente il primo vero disciplinare di produzione di un alimento nella storia. 

La Mortadella Bologna è prodotta solo con tagli nobili del maiale, carne e lardelli tritati adeguatamente. Il sapore è pieno e ben equilibrato grazie alla presenza di pezzetti di grasso di gola del suino che conferiscono maggiore dolcezza al suino.
 

Contiene anche pistacchi

Aroma delicato

Privo di derivati del latte

Senza polifosfati aggiunti

Senza glutine

Inserito nel prontuario dei celiaci

Peso 6-7 kg

Durata 120 giorni

Pedrazzoli è stato il primo salumificio in Italia a produrre BIO. Dal 1996 ha aggiunto questo segmento che diviene sempre più importante ogni anno. Cereali e prodotti per l’alimentazione provenienti da agricoltura biologica, allevamenti in spazi aperti, riduzione drastica dei conservanti, OGM free, limitato apporto di sali e grassi. Ttuta la produzione è particolarmente indicata per la dieta dei celiaci e il regime alimentare delle persone intolleranti. Molti di questi salumi sono iscritti nel prontuario farmaceutico nazionale per i celiaci. 

La linea Bio Primavera è stata premiata nel 2013 a Parigi con la prestigiosa Menzione d’Onore Good Pig in occasione dei Premi Benessere Animale. La cerimonia ha visto protagonista l’intero mercato europeo e l’Italia era rappresentata proprio dalla famiglia Pedrazzoli. La Menzione d’Onore Good Pig è stata assegnata per “l’impegno nella tutela del benessere delle scrofe dimostrando come sia possibile compiere scelte a favore anche del benessere degli animali”.